Trekking Palmaria: tra le escursioni da non perdere in Liguria vi è senza dubbio il giro dell’isola Palmaria, l’isola più grande dell’ arcipelago spezzino e dell’intera regione. In questo articolo trovate informazioni pratiche e consigli utili per vivere al meglio questa imperdibile esperienza perfetta per gli amanti della natura!

Come arrivare all’isola Palmaria
L’Isola Palmaria è situata all’estremità occidentale del Golfo della Spezia, di fronte al pittoresco borgo di Portovenere da cui è separata dallo stretto braccio di mare denominato “le bocche”. Per raggiungere l’Isola Palmaria occorre quindi innanzitutto arrivare a La Spezia (A12). Da qui si può raggiungere l’Isola Palmaria in due modi:
- in traghetto, solo nel periodo estivo, con approdo a Pozzale
- procedere per Portovenere, da dove l’isola è raggiungibile tutto l’anno con il “barchino dei residenti”, che approda in località Terrizzo.
In occasione dei miei trekking in Palmaria, ho sempre optato per il “barchino dei residenti”, a mio avviso la soluzione migliore per chi fa il giro a piedi dell’isola. Questa esperienza, oltre ad essere comoda e suggestiva, è una delle più autentiche per iniziare l’escursione.
Il Servizio traghetti Portovenere-Palmaria è gestito dalla Cooperativa Barcaioli di Portovenere. Il costo di andata e ritorno è di 5€, e la traversata dura circa 5 minuti. In inverno le corse sono ridotte ed alcune talvolta possono essere soppresse.
Il mio consiglio è di verificare gli orari il giorno prima dell’escursione consultando il sito web della Cooperativa Barcaioli Portovenere o chiamando il 347/8024817.

Trekking Palmaria: il sentiero per il giro dell’isola con partenza da Terrizzo
Una volta arrivati a Terrizzo, troverete le indicazioni di vari sentieri. Il più completo, ma anche il più impegnativo, è il sentiero del giro dell’isola, sentiero 510, che si snoda ad anello e può essere percorso in entrambi i sensi. Personalmente, vi consiglio di intraprendere il percorso in senso antiorario per affrontare il tratto più impervio in salita, tale tratto può infatti risultare più difficile in discesa e diventare sdrucciolevole in caso di maltempo.
Primo tratto: da Terrizzo a Punta Befettuccio
Il primo tratto del sentiero segue una comoda mulattiera costeggiando la costa, tra scogliere e piccole spiagge. Qui potrete godere di una vista incantevole su Portovenere e sullo Stretto delle Bocche. Continuando, si costeggia il Saladero, un edificio storico dove un tempo si salavano le acciughe, si supera un bunker, la Cava Carlo Alberto e si arriva a Punta Befettuccio.
Punta Befettuccio è posta proprio di fronte alla Chiesa di San Pietro e naturalmente qui è immancabile una sosta foto!! Imboccando il sentiero in senso orario avrete il vantaggio di arrivare a questo punto, a mio avviso il più panoramico dell’intero percorso di trekking dell’isola Palmaria, in favore di luce per i vostri scatti fotografici!


Secondo tratto: salita al punto più alto dell’isola
Dopo aver regalato questo straordinario spettacolo, il sentiero inizia a salire, con il suo tratto più impervio, verso la “vetta dell’isola” attraversando la macchia mediterranea. A circa metà salita il panorama si apre su tutta la costa delle Cinque Terre e sul Monte Muzzerone con le sue spettacolari pareti a picco sul mare. Questo tratto, seppur affascinante, richiede attenzione, soprattutto se siete in compagnia di bambini o animali, poiché ci sono punti a picco sul mare.
Proseguendo si sale lungo un tratto di sentiero scavato nella roccia, ci si addentra in un boschetto dove si trova un breve tratto con corde, si oltrepassa un traliccio e si arriva nei pressi di alcune postazioni di tiro dismesse.
Poco più avanti si arriva nel punto più alto dell’isola, 185 metri, ed il sentiero torna pianeggiante e regala scorci spettacolari sul mare aperto. Qui si trova un bivio, a destra è segnalato l’ostello, a sinistra si arriva invece alla Batteria del Semaforo, oggi sede dell’orto botanico della Palmaria. Io ho seguito le indicazioni per l’orto botanico, in ogni caso, sia che si prenda a destra che a sinistra, si arriva all’ingresso della Batteria adibito ad ostello per un periodo, ma oggi chiuso.
Costeggiando l’edificio si scende per un tratto lungo una strada carrabile e dopo circa 200 metri si trova un altro bivio. Qui si può scegliere di tornare verso Terrizzo percorrendo la “Strada dei Carcerati” o di proseguire per la località Pozzale. Da questo punto si stacca anche il sentiero che porta a Forte Cavour, fortificazione militare ormai invasa dalla vegetazione, considerata uno dei più pregevoli esempi dell’arte militare di difesa.


Giro isola passando dal Pozzale
Se avete tempo, vi consiglio di proseguire verso Pozzale, scendendo potrete infatti godere di scorci unici sul Mar Ligure e sull’Isola del Tino. Dal sentiero per Pozzale si distacca anche il tratto di sentiero che porta alle Cave di Portoro, dove sono ancora visibili resti delle attrezzature utilizzate per estrarre il pregiato marmo nero e le “vie di lizza”.
A Pozzale si trova l’attracco dei i battelli provenienti da La Spezia, un stabilimento attrezzato ed alcune spiaggette di ghiaia e lastroni di pietra. E’ un ottimo punto in cui fermarsi per il pranzo e, se la temperatura lo permette, farsi un bagno rigenerante. A Pozzale troverete anche un piccolo bar ristorante (aperto solo in alta stagione).


Ultimo tratto del trekking in Palmaria: da Pozzale a Terrizzo
Da Pozzale si riprende il giro ad anello seguendo le indicazioni per Terrizzo. Il primo tratto è in salita – piuttosto impegnativa – ma poi il sentiero si fa pianeggiante ed agevole.
Dopo qualche centinaio di metri si trova un bivio con un cartello che indica Terrizzo con un tempo di percorrenza di 50 minuti. Questo sentiero scende ripidamente verso il mare, ma io ho scelto di proseguire invece lungo il crinale.
Proseguendo per circa 100 metri, si incontra un secondo bivio. A destra, si risale verso la vetta, mentre a sinistra si prosegue verso Terrizzo. Questo sentiero è più agevole e meno ripido, rispetto a quello indicato nel cartello precedente.
Camminando lungo questo tratto si possono ammirare due luoghi di grande interesse storico: Forte Umberto I, restaurato e visitabile nei fine settimana in estate, e la Torre Scola, antica torre difensiva della Repubblica di Genova.
Seguendo le indicazioni per Terrizzo, si arriva alla strada asfaltata e seguendola si giunge al punto di partenza, completando l’escursione ad anello.
Dati tecnici giro a piedi Isola Palmaria
Di seguito i dati tecnici del giro a piedi dell’isola Palmaria così come raccontato e da me effettuato:
- Lunghezza: 6 km
- Dislivello: +285 mt /-287
- Tempo percorrenza: 2 ore e 10 minuti (senza contare le soste)
- Difficoltà: E, escursionisti
- Sentiero: 510
Informazioni e consigli utili per il trekking all’isola Palmaria
I sentieri escursionistici dell’isola Palmaria sono per lo più semplici ed alla portata di tutti. Solo il tratto che sale da Punta Befettuccio alla batteria del Semaforo è indicato difficile, ma è fattibile da chiunque abbia un minimo di allenamento e di esperienza di trekking. Il giro dell’isola può essere fatto con varie varianti e deviazioni in ogni caso per effettuare questa escursione in sicurezza è indispensabile:
- indossare scarpe da trekking e abbigliamento comodo.
- portare acqua e snack, soprattutto in bassa stagione quando bar e ristoranti sono chiusi.
Curiosità sull’Isola Palmaria
- l’isola Palmaria, con un’estensione di 1,89 km quadrati, è la più grande della Liguria
- l’isola e l’arcipelago spezzino, che include anche il Tino e il Tinetto, sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997, insieme a Portovenere e alle Cinque Terre.
- San Venerio, santo protettore delle Cinque Terre, nacque sull’isola
- alcune fonti sostengono che nel basso medioevo sull’isola fosse presente un convento benedettino ed un piccolo borgo medievale, ma di ciò non esistono concrete tracce storiche
- la flora della Palmaria è costituita da circa 500 diverse specie
- l’isola ospita una vasta colonia di capre che nel 2018 dovevano essere trasferite sulla terraferma, ma ad oggi le capre sono ancora presenti in gran numero. PS: io le ho trovate una simpatica compagnia!
E voi avete mai fatto il trekking sull’Isola Palmaria? Se sì, condividete le vostre esperienze e consigli nei commenti!
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Articolo e foto (dove non diversamente specificato) di ©Sabrina Musetti, riproduzione vietata senza citare la fonte.