Targhe false di Carrara: le bufale non girano solo sul web! Storia, curiosità e caccia alle targhe bufala disseminate nella città di Carrara!

Oscar Wilde a Carrara? Una storia da scoprire
Passeggiando per Carrara, mi sono imbattuta in una targa in marmo affissa su un edificio storico che ha catturato la mia attenzione. La scritta riportava:
“Nei sotterranei di questo edificio Oscar Wilde si innamorò e fuggì.”
Possibile che Oscar Wilde, uno dei più grandi scrittori di sempre, sia stato a Carrara e io non lo abbia mai saputo? Dovevo assolutamente scoprire di più!
Ebbene, dopo qualche ricerca, ho scoperto che questa targa è una vera e propria bufala. Ma non è l’unica!
Le targhe false di Carrara: un progetto artistico unico
La targa dedicata a Oscar Wilde fa parte di un progetto artistico dal titolo “Fake History”, ideato da Francesco Fossati.
L’artista ha creato nove targhe in marmo riportanti eventi storici totalmente falsi, ma così verosimili da ingannare chiunque non approfondisca la questione. Queste targhe sono state installate in vari punti della città di Carrara, raccontando storie incredibili… ma mai accadute!
Alcuni degli eventi “falsi” riportati sulle targhe:
- Pier Paolo Pasolini nel 1973 guardò Il Padrino in un cinema di Carrara senza pagare il biglietto.
- Claude Monet ritrasse una chiesa locale all’alba, al tramonto e persino di notte.
- José Saramago visitò Carrara nel 1985.
- Jannis Kounellis bruciò un blocco di marmo per renderlo nero.
- Luis Buñuel, nel 1930, beveva assenzio in una locanda della città.
- Karol Wojtyla passò da Carrara durante un pellegrinaggio nel 1955.
- George Orwell, da un balcone, immaginò un mondo senza totalitarismi.
- Martin Kippenberger, nel 1992, dipinse 20 quadri in una sola notte all’Accademia di Carrara.
L’obiettivo di Fossati? Stimolare la riflessione sulla realtà e sulla facilità con cui eventi non verificati possono diventare facilmente verità accettate. Le targhe, raccontando una storia falsa, ma plausibile, nell’idea dell’artista dovrebbero innescare un processo che porta chi le osserva a porsi domande sulla verità e su ciò che ha di fronte agli occhi. Con la sottoscritta lo scopo è stato pienamente raggiunto!
Quando il progetto nacque, nel 2005, le fake news non erano ancora dilaganti come oggi. Chissà se Fossati, col senno di poi, avrebbe mantenuto lo stesso ottimismo nel credere che le persone si sarebbero interrogate prima di dare per vera un’ambigua scritta incisa nel marmo.
Caccia alle Targhe False di Carrara
Dove si trovano oggi queste targhe? Il progetto iniziale prevedeva un’istallazione temporanea delle targhe, ma nei fatti le targhe sono poi state lasciate. Alcuni ritenendole però di cattivo gusto o fuorvianti per turisti e residenti, ne hanno chiesto l’eliminazione e quindi molte sono state rimosse.
Di certo, alcune targhe sono ancora nascoste tra le vie della città. Qui sotto trovate la mappa di quelle che ho individuato contrassegnate dalla stellina gialla. Se ne avvistate altre, segnalatemelo nei commenti!
Le “Fake History” in Altre Città
Il progetto di Fossati non si è fermato a Carrara. Targhe simili si trovano anche in altre città, tra cui:
- Trento
- Parco Nord Milano
- Monaco
- Edolo
Inoltre, alcune targhe si trovano in spazi espositivi, come Casa Testori a Novate Milanese e la Fondazione Francesco Fabbri a Pieve di Soligo.
Scoprite di più su questo progetto artistico e sull’artista visitando il sito ufficiale di Francesco Fossati.
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Articolo e foto (dove non diversamente specificato) di ©Sabrina Musetti, riproduzione vietata senza citare la fonte.
2 commenti su “Targhe false di Carrara: arte insolita, curiosità e “Fake History” nella Città del Marmo”
Complimenti, questo articolo mi ha incuriosito molto! Non sapevo dell’esistenza di queste targhe! Grazie!
Grazie a te per avermi letto! E se ne trovi qualcuna di quelle che mi mancano fammelo sapere!