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La Farfalla Dorata del Monte Caprione

Farfalla Dorata di Lerici: la farfalla dorata è un fenomeno unico nel suo genere che si ripete nei mesi di Giugno e Luglio in località Monti San Lorenzo, sul Monte Caprione, nel Parco di Montemarcello Magra Vara, in provincia di La Spezia. In questo articolo vi fornisco tutte le informazioni per ammirare il fenomeno millenario e qualche curiosità.

Farfalla dorata del Monte Caprione

Farfalla dorata del Monte Caprione: un affascinante fenomeno millenario

La Farfalla Dorata, chiamata anche Farfalla di Luce, è un fenomeno che si verifica ogni anno da pochi giorni prima del solstizio d’estate fino alla fine di Luglio. In questo periodo, in una piccola radura tra i boschi del Monte Caprione, il sole, sul far del tramonto, facendosi strada tra gli alberi del bosco e passando attraverso la fenditura di una roccia proietta, su di un monolite di fronte, la forma di una farfalla dorata.

Non si tratta tuttavia di un fenomeno naturale, infatti le rocce che danno vita al fenomeno appartengono ad un’antica costruzione, un tetralithon-una struttura formata da quattro elementi- le cui origini sono avvolte nel mistero. Quando la luce del Sole attraversa il tetralite forma, su una pietra fallica che si trova opposta ad esso, la figura di una farfalla.

Si presume che la realizzazione del tetralite risalga ad oltre 8000 anni fa, in antichità quest’area era abitata dai Liguri Apuani a cui si unirono alcune tribù celtiche.

Non si conosce la motivazione precisa della costruzione del sito e del significato del fenomeno ma si trattava con grande probabilità di un luogo dedicato a riti legati alla ciclicità delle stagioni ed in particolare all‘arrivo della buona stagione ma forse anche a riti legati al passaggio tra la vita e la morte, a cui la simbologia della farfalla è legata in molte tradizioni. La zona era inoltre in età preistoria ricca di acqua e non si esclude quindi che il sito fosse collegato a riti legati a questo elemento.

Quando vedere la farfalla di luce

La Farfalla di Luce è visibile dal 25 Maggio al 29 Luglio ma il periodo in cui la farfalla è più vivida è quello in cui la luce è più intensa e quindi nei giorni a ridosso del solstizio. Il fenomeno si verifica tra le 20 e le 20:40.

Quando la luce del sole, attraversando il tetralite, colpisce la roccia, la forma della farfalla è indistinta ed evanescente, ma in breve tempo i contorni si delineano netti e la sagoma della farfalla appare nitida e come ricoperta da una lamina d’oro brillante.

La formazione della Farfalla è condizionata da molti fattori come la presenza di nuvole e le fronde degli alberi che circondano il tetralite. Al tempo in cui i Liguri Apuani utilizzavano il tetralite il bosco non era ancora nato e la zona era ricoperta di erba ed acqua.

Vedere formarsi la farfalla di luce sotto i propri occhi è una grande emozione e si percepisce distintamente, almeno io l’ho percepita, una forte energia, un’energia di profonda connessione con se stessi, le persone che ci circondano, la terra e la natura.

Secondo alcune fonti il fenomeno della Farfalla Dorata si presenterebbe in alcuni momenti dell’anno, in particolari condizioni, anche con il riflesso della luce lunare, ma di questo non ho trovato alcuna fonte o testimonianza certa.

La scoperta della Farfalla Dorata

La scoperta del fenomeno della farfalla dorata è relativamente recente. Risale infatti alla fine degli anni ’90, quando il Professor Enrico Calzolari, appassionato di archeo-astronomia, passando per caso nel luogo dove sorge il tetralite, ebbe l’intuizione che non si trattasse di una formazione rocciosa naturale ma bensì di una struttura di origine megalitica.

La zona allora era ricoperta di rovi e sterpaglie ed il fenomeno della Farfalla Dorata non era immaginabile, ma ripulita l’area, oltre la chiara natura della struttura rocciosa, si presentò anche il fenomeno della farfalla di luce.

Il Professor Calzolari è scomparso nel 2018, ma la sua memoria ed il suo spirito permangono vivi in questo magico luogo e nell’emozione che genera in chi ha la fortuna di poterlo osservare!

Farfalla Dorata di Lerici

Come arrivare a Monti San Lorenzo

Per arrivare in località Monti San Lorenzo si deve percorrere la strada provinciale che da Romito Magra porta a Lerici, o viceversa. In località Guercio si trovano le indicazioni per Monti San Lorenzo e per la Farfalla Dorata.

Fino a qualche tempo fa era possibile salire in auto fino a Monti San Lorenzo e parcheggiare a poche centinaia di metri dal tetralite, ma la strada è molto stretta, e visto il grande interesse che il fenomeno ha suscitato negli ultimi anni, è stato apposto il divieto di transito, ad eccezione dei residenti, dalle ore 16 alle 21. L’auto va quindi lasciata presso il parcheggio posto sulla provinciale per poi proseguire a piedi fino a Monti San Lorenzo.

Il tragitto, che dura circa una ventina di minuti, si svolge per lo più in salita, lungo una stradina asfaltata, che si snoda nel bosco. Seguendo le indicazioni per la Farfalla, lasciata la strada asfaltata, si imbocca una stradina sterrata fino ai resti dell’ antica chiesa medievale di San Lorenzo (1470). Attenzione qui non vi sono indicazioni per la Farfalla ma si deve imboccare il sentiero che scende, ad una ventina di metri, sulla destra, troverete il tetralite.

Farfalla Dorata: qualche consiglio utile

Eccovi alcuni consigli per potervi gustare al meglio il fenomeno:

  • se ne avete la possibilità preferite i giorni infrasettimanali poiché nei weekend vi è un notevole afflusso
  • evitate le giornate nuvolose poiché il fenomeno non si verifica in presenza di nubi
  • se andate nel fine settimana cercate di arrivare con anticipo così da poter osservare la farfalla da un buona posizione.

Per qualsiasi informazione, per collaborazioni, o per prenotare un’escursione guidata sul Promontorio del Caprione e dintorni potete contattarmi cliccando qui. Per richieste urgenti potete contattarmi anche via whatsapp.

Articolo e foto, se non diversamente specificato, di ©Sabrina Musetti, riproduzione vietata senza citare la fonte.

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2 commenti su “La Farfalla Dorata del Monte Caprione”