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La Caletta di Lerici, la “spiaggia esotica” del Levante ligure

Caletta di Lerici: incastonata nel tratto di costa che va da Lerici a Tellaro,denominato Costa Maralunga, questa caletta è un vero e proprio angolo esotico in provincia di La Spezia. Ecco come racconto aggiungerla e qualche consiglio utile per godere al meglio di questo angolo di paradiso!

Caletta di Lerici

Caletta di Lerici: un angolo esotico nel Levante Ligure

La Caletta di Lerici, conosciuta anche come Caletta Maramozza di Ponente o Caletta di Fiascherino, si trova nel tratto di costa che va da Lerici a Tellaro. Si tratta di una piccola e selvaggia insenatura, con acque che sfumano in mille toni di verde smeraldo. Al centro dell’insenatura si staglia uno scoglio squadrato e appuntito, mentre una fitta vegetazione avvolge la zona, conferendo alla Caletta di Lerici l’aspetto di una spiaggia esotica.

A me personalmente, la caletta ricorda in miniatura la baia di Khao Phing Kan in Thailandia, dove fu girato il film “James Bond Agente 007, L’uomo dalla pistola d’oro”. Per queste caratteristiche naturali, la Caletta di Lerici è un angolo molto apprezzato da fotografi e instagrammer durante tutto l’anno.

Nonostante la sua posizione nella stretta insenatura, la caletta gode di un clima fresco, poiché il sole vi batte solo per poche ore, tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio.

La zona sabbiosa e gli scogli sono molto limitati, il che permette solo a poche persone di godere appieno di questo angolo di paradiso. Proprio per questo motivo è facile trovarla affollata.

Le pareti rocciose che circondano l’insenatura sono ricche di grotte marine facilmente esplorabili, rendendo la Caletta di Lerici una meta ideale anche per gli amanti dello snorkeling.

Come raggiungere la Caletta di Lerici

La Caletta di Lerici non è facile da trovare poiché il sentiero per raggiungerla non è segnalato e, anzi, risulta abbastanza difficile da individuare.

Il sentiero è una ripida scalinata situata sulla strada che conduce da Lerici a Tellaro, a pochi passi dal bivio per Maralunga. L’accesso alla scalinata è strettissimo e sembra quasi l’ingresso ad una proprietà privata, passando per questo inosservato.

Per trovare il sentiero, fate attenzione al primo cartello stradale che segnala il limite di velocità di 50 km/h ed una cancellata verde. L’imbocco della scalinata si trova proprio tra i due!

La scalinata è piuttosto ripida ed in alcuni punti particolarmente stretta, ma è breve e facilmente percorribile ed in circa 10 minuti si raggiunge la caletta.

Attenzione: durante l’alta stagione, trovare parcheggio nelle vicinanze del sentiero è praticamente impossibile. Se arrivate in auto, dovrete parcheggiare abbastanza lontano e percorrere un tratto a piedi. Inoltre, a volte l’ingresso della scalinata è sbarrato, quindi non è garantito che possiate scendere alla caletta.

Nota: non sono mai riuscita a capire se l’ingresso venga sbarrato dalle autorità – strano che non vengano affissi cartelli ufficiali – o da qualche locale che non gradisce la presenza di forestieri. L’aver ricevuto una mail in cui mi veniva intimato di rimuovere questo articolo sotto minaccia di denuncia, mi ha fatto protendere per la seconda ipotesi.

La Caletta di Lerici è accessibile anche via mare, con canoe e piccole imbarcazioni.

La Costa Maralunga: un patrimonio naturale protetto

La Costa Maralunga è un Sito di Importanza Comunitaria (SIC), facente parte della Rete Natura 2000, rete ecologica europea finalizzata alla tutela e conservazione di habitat naturali e specie animali e vegetali.

Questa costa rocciosa è caratterizzata da terrazzi che si affacciano sul mare, pinete, boschi di lecci, scogli semi sommersi e grotte marine. Un vero e proprio paradiso naturale per chi ama la natura incontaminata.

Note Importanti

Se vi capita di visitare la Caletta subito dopo un temporale, potreste trovare l’acqua meno limpida a causa del fogliame caduto dalle pinete circostanti. Tuttavia, il verde smeraldo dell’acqua rimane inalterato, come potrete vedere dalle foto.

Più preoccupante è la questione dello smaltimento delle acque delle abitazioni sovrastanti la caletta, utilizzate principalmente per le vacanze (però poi minacciano me…). Questa problematica è stata sollevata più volte da associazioni ambientaliste e media, e sarebbe importante fare luce su come vengono trattate le acque reflue, per preservare la bellezza e l’unicità di questo angolo protetto del Levante ligure.

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Articolo e foto, se non diversamente specificato, di ©Sabrina Musetti, riproduzione vietata senza citare la fonte.

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