Malaspina: storia, leggende e curiosità sulla nobile famiglia italiana che governò la Lunigiana (dal XIII/XIV secolo) ed il marchesato di Massa Carrara (dal XV secolo al 1797).

Storia dei Malaspina
Le famiglia Malaspina discende dalla casata degli Obertenghi, marchesi di Toscana, di cui il capostipite fu Oberto I, Duca di Spoleto, Marchese di Milano, Marchese della marca della Liguria Orientale, Conte di Luni, e Conte Palatino, il più alto titolo dell’epoca.
Oberto ebbe due figli, Adalberto I e Oberto II. I discendenti di Adalberto I diedero origine alle casate dei marchesi di Gavi e di Massa-parodi. Uno dei quattro figli di Oberto II, Oberto Obizzo, invece diede origine alla dinastia dei Malaspina: fu infatti il suo pronipote Alberto II colui che adottò il nome Malaspina!
Alberto II ebbe tre figli: Guiscardo, Obizzo I e Guglielmo. Obizzo I ebbe a sua volta tre figli: Obizzo II, noto come Obizzone, Moroello ed Alberto, detto il Moro.
Nel 1221 i pronipoti di Alberto II, Corrado I ed Opizzino, si divisero i possedimenti ed i feudi della Lunigiana dando vita ai due rami dello Spino Secco e dello Spino Fiorito.
Lo Spino Secco e lo Spino Fiorito
Spino Secco
Il primo esponente dei Malaspina dello Spino Secco fu Corrado I , il quale ottenne tutti i possedimenti alla destra del Fiume Magra più il territorio di Villafranca, sulla sinistra del fiume, e conservò l’emblema familiare dello Spino Secco.
Moroello “Vapor di Valdimagra” e Franceschino Malaspina, nipoti di Corrado I, furono molto amici di Dante Alighieri che fu ospitato in più occasioni nel Castello di Fosdinovo durante il suo esilio da Firenze e venne nominato procuratore di alcuni dei Malaspina (anche del ramo dello Spino Fiorito) nelle trattative di pace con il vescovo di Luni.
I Malaspina dello spino Secco si divisero in 4 ulteriori linee:
- Mulazzo
- Giovagallo
- Villafranca
- Pregola.
Da queste 4 linee principali ne derivarono altre minori, alcune estinte in breve tempo ed altre tuttora esistenti.
Spino Fiorito
Il primo esponente dei Malaspina dello Spino Fiorito fu Opizzo Malaspina, detto Opizzino, a cui furono assegnati i territori a sinistra del fiume Magra oltre ad alcuni beni nel territorio dell’Appennino ligure lombardo. Stabilitosi a Filattiera, scelse come emblema lo Spino Fiorito. Bisnipote di Opizzino fu Spinetta Malaspina, detto Il Grande, che acquistò nel 1340 il feudo di Fosdinovo senza lasciare però prole legittima.
Dai Malaspina dello Spino Fiorito si generarono altre quattro linee:
- Varzi
- Fivizzano
- Olivola
- Godiasco.
Leggende sul cognome Malaspina
Sulle origini del nome Malaspina esistono svariate teorie e leggende. Secondo alcune versioni il cognome sarebbe derivato dalla cattiva condotta o dallo spinoso carattere di Adalberto I o forse da una sua malformazione.
Secondo un’altra teoria il cognome risalirebbe ai tempi di Anco Marzio, IV Re di Roma. A testimoniarlo sarebbe un dipinto, conservato nel Castello di Fosdinovo, raffigurante un re adagiato sull’erba ed un cavaliere che brandisce contro di lui un ramo di spine.
Il dipinto raffigurerebbe il giovane Accino Marzio, detto anche Alcino, che, secondo un’antica leggenda, nel 548 d.C. nei boschi attorno a Fosdinovo, uccise il re dei Franchi Teodoberto, colpevole di aver assassinato il padre Anco Marzio, trafiggendolo alla gola con una spina. Le ultime parole del re franco furono “Ah, mala spina!” e da questa frase ebbe origine il nome della famiglia.
In merito a questa vicenda lo storico Giuliano Lamorati nell’opera Historia di Lunigiana racconta che Teodoberto riuscì ad entrare a Luni proponendo una pace, ma una volta entrato attaccò i romani uccidendo il re e facendo prigioniero il figlio Accino che ne divenne il servo. Tempo dopo durante una battuta di caccia nei pressi di Fosdinovo il re, accompagnato da Accino, si fermò a riposare ed il giovane approfittò di quel momento per vendicare il padre uccidendo il re dei Galli con un grossa spina che gli introdusse nell’orecchio fino al cervello. L’imperatore Giustiniano, colpito dall’impresa, nominò Accino marchese, assegnandogli lo stemma con lo spino fiorito su tre monti e consentendogli di cambiare il nome in Malaspina.
La scena dell’uccisione di Teodoberto è riportata anche su alcune formelle d’arenaria poste sul portale d’ingresso del castello di Godiasco.
Malaspina illustri
Tra i Malaspina molti personaggi si sono distinti per i più svariati motivi nella storia d’Italia ma anche d’Europa, scopriamone alcuni:
- Spinetta Malaspina (Verrucola,1282/Fosdinovo, 1352) è stato un condottiero italiano, marchese della Verrucola e signore di Fosdinovo
- Alessandro Malaspina (Mulazzo, 1754/Pontremoli, 1810), esploratore e navigatore a servizio della Spagna
- Bartolomeo Pacca (Benevento, 1756/Roma, 1844), cardinale italiano
- Bernabò Malaspina (1274/1338), vescovo della Diocesi di Luni dal 1321 al 1338.
Potrebbe interessarvi anche l’articolo:
Ricciarda Malaspina, la perfida signora di Carrara
I più importanti castelli dei Malaspina in Lunigiana Storica
I Malaspina si distinsero per la costruzione di numerosi castelli e borghi fortificati questo perché era loro tradizione lasciare qualcosa ad ogni figlio e non solo al primogenito. Ecco alcuni dei principali Castelli appartenuti ai Malaspina in Lunigiana Storica:
- Castello di Fosdinovo
- Castello di Bastia
- Castello di Comano (rovine)
- Castello di Lusuolo
- Castello di Tresana
- Castello di Treschietto (rovine)
- Castello di Castevoli
- Castello Castiglione del Terziere
- Castello di Monti
- Castello dell’Aquila
- Castello di Villafranca
- Castello della Verrucola
- Castello di Massa
Se conoscete altre curiosità sui Malaspina o notate inesattezze scrivetele nei commenti e sarò lieta di aggiornare l’articolo!
Per qualsiasi informazione, per collaborazioni o per prenotare un’escursione guidata in Lunigiana Storica, e dintorni potete contattarmi cliccando qui o, per richieste urgenti, anche via whatsapp.
Articolo e foto (dove non diversamente specificato) di ©Sabrina Musetti, riproduzione vietata senza citare la fonte.
4 commenti su “I Malaspina: storia e leggende dei signori di Lunigiana”
Ciao Sabrina che bel articolo me l’ha passato mia sorella che sostiene che siamo del ramo secco ma anche qui manca il castello e la famiglia da dove abbiamo preso il cognome che è quello di santa Margherita di staffora che si trova tra Varzi e pregola tu non sai nulla a proposito?
Ciao Gabriele! Grazie per aver apprezzato l’articolo! Purtroppo nello specifico su questo castello non ho trovato alcuna fonte, se le mie ricerche porteranno a qualche novità in merito sarò ben felice di renderti partecipe!
Buongiorno gentile Sabrina, sono appassionato di storia inoltre mia nonna paterna era marchesa Malaspina di Orezzoli, ramo secco. Per pura curiosità ho visitato Orezzoli e dei Malaspina ho trovato solo poche testimonianze tipo stemmi raccolti nella chiesa del paese, per volontà di alcuni abitanti che amano tenere in vita queste origini. Durante la visita alcune persone mi hanno chiesto se ho documentazioni o notizie su questi miei antenati, purtroppo i fratelli di mia nonna sono tutti emigrati a fine guerra in Sudafrica perciò non ho possibilità di accedere a qualche documento anche se esistesse. Domanda dei Malaspina di Orezzoli cosa sa? Grazie Attilio
Buongiorno Attilio, grazie per avermi letto e per il suo commento! In merito ai Malaspina di Orezzoli non ho informazioni, ma posso chiedere ad un amico esperto della storia della Lunigiana, che si occupa anche di alberi genealogici, per sapere se può esserle d’aiuto!