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Castello di Moneta (rovine), Carrara

Castello di Moneta: è un’ antico borgo fortificato, ormai ridotto a rovine, situato nei pressi di Carrara, su di una bella collina con vista sulla costa tirrenica da un lato e le Alpi Apuane dall’altro. Scopriamo insieme la storia e le curiosità legate a questo affascinante sito!

Castello di Moneta Antico Ingresso

Castello di Moneta oggi

Del castello e del borgo restano oggi solo le rovine, lasciate all’incuria e visitabili parzialmente, ma ciò nonostante il castello di Moneta è un luogo particolarmente suggestivo che merita senza ombra di dubbio una visita.

Come raggiungerlo

Il Castello di Moneta è accessibile solo a piedi con un’escursione panoramica dalla località di Fossola. Si può partire da:

  • piazzale della chiesa di Fossola e risalire Via Moneta, percorso più ripido
  • prendere Via Fontia e, poco fuori dall’abitato di Fossola, imboccare il percorso pedonale segnalato, percorso più agevole.

In entrambi i casi il percorso, superati gli ultimi caseggiati del paese, si snoda immerso nella natura tra boschi, vigne ed uliveti.

Chi ama camminare può compiere un percorso ad anello, salendo da un lato e scendendo dall’altro. Gli amanti del trekking possono scoprire il Castello di Moneta percorrendo la seconda tappa del Cammino di Aronte.

Dal Castello si gode di un panorama mozzafiato:

  • Alpi Apuane e cave di marmo da un lato.
  • Riviera Apuana e costa livornese e ligure dall’altro.
  • Nelle giornate limpide si possono scorgere anche alcune isole dell’Arcipelago Toscano.

Castello di Moneta: la storia

Il Castello di Moneta è stato presumibilmente realizzato sul sito di un castellare preistorico dei liguri apuani. Attorno al II secolo sull’antico castellare sorse un insediamento romano legato alla cittadina di Luni, trasformato in “castrum” a partire VI sec. da Bizantini prima e Longobardi poi.

I primi documenti attestanti l’esistenza del Castello di Moneta risalgono al 1035, dove se ne parla in un contratto contenuto nel Codice Pelavicino. Il primo proprietario del Castello di Moneta fu un tal Bondiero che lo ricevette in dono dalla diocesi di Luni, da questo passò ai Pisani, a Castruccio Castracani ed a Gian Galezzo Visconti, a cui si sottomise Carrara alla morte del Castracani.

Nel 1402 il castello fu conquistato dal capitano di ventura Giovanni Colonna, che lo cedette a Paolo Guinigi per poi tornare di nuovo ai Visconti. Il castello passò in seguito a Spinetta di Campofregoso, signore di Sarzana, che tra il 1450 ed il 1460 lo ristrutturò e fortificò. Il castello di Moneta, e l’intera zona di Carrara, passarono poi sotto il domino dei Malaspina di Fosdinovo, conoscendo un periodo florido.

In tempi più recenti il castello è stato di proprietà dei Dervillé, nobile famiglia carrarese, da cui il Comune di Carrara ha acquistato la parte relativa alla rocca, cioè circa un terzo dell’intero borgo. La parte restante è attualmente di proprietà di privati.

Architettura, vita e curiosità sul Castello di Moneta

Architettura

Il borgo fortificato era composto da:

  • rocca e nucleo abitato, separati da mura interne.
  • doppia cinta muraria e ampio fossato di protezione.
  • Struttura quadrilatera, con oltre 100 “fuochi”, cioè focolari, famiglie, come venivano censite all’epoca.

Vita al castello

Gli abitanti erano prevalentemente contadini, qualcuno svolgeva funzioni amministrative occupandosi della riscossione delle tasse a cui, in cambio di protezione, erano soggetti i borghi vicini come Fontia, Castelpoggio ed altri.

Con il passare dei secoli e la riduzione della necessità di difesa, Moneta iniziò a spopolarsi dal 1700, poiché gli abitanti, per coltivare meglio le terre, iniziarono a spostarsi alla base della collina, dando origine al borgo di Fossola.

Curiosità sul Castello di Moneta

L’origine del nome “Moneta” è incerta:

  • secondo una leggenda deriverebbe dalla famiglia romana Monetij o Munatij, antichi proprietari della collina.
  • alcune fonti lo collegano al termine latino “Arx Munita” (costruzione fortificata).
  • un’altra ipotesi lo ricollega all’appellativo “Moneta” (colei che ammonisce) della dea Giunone.

Escursioni guidate sul Cammino di Aronte ed al castello di Moneta

Per qualsiasi informazione, per collaborazioni o per prenotare un’escursione guidata al Castello di Moneta e sul Cammino di Aronte potete contattarmi cliccando qui o, per richieste urgenti, anche via whatsapp.

Articolo e foto (dove non diversamente specificato) di ©Sabrina Musetti, riproduzione vietata senza citare la fonte.

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